Giubileo 2025: “Pellegrini di Speranza”
“Pellegrini di speranza” è il motto scelto per il Giubileo per l’anno 2025 , annunciato da papa Francesco con una lettera inviata a monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, dicastero al quale è affidata l’organizzazione dell’Anno Santo e pone al centro poveri, profughi e creato. “Il prossimo Giubileo – scrive il papa – potrà favorire molto la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia, come segno di una rinnovata rinascita di cui tutti sentiamo l’urgenza”. “Tutto questo sarà possibile – aggiunge Francesco – se saremo capaci di recuperare il senso di fraternità universale e non chiuderemo gli occhi davanti al dramma della povertà dilagante” che impedisce a milioni di uomini, donne, giovani e bambini di vivere in maniera “degna da esseri umani”. Il papa rivolge il proprio pensiero ai tanti profughi costretti ad abbandonare le loro terre e raccomanda che “Le voci dei poveri siano ascoltate in questo tempo di preparazione al Giubileo che, secondo il comando biblico, restituisce a ciascuno l’accesso ai frutti della terra”.
Ora che siamo vicini al traguardo dei primi 25 anni del XXI secolo “siamo chiamati a mettere in atto una preparazione che permetta al popolo cristiano di vivere l’Anno Santo in tutta la sua pregnanza pastorale”. L’invito è a tenere “accesa la fiaccola della speranza” e a “fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante”.
Il Giubileo del 2025 avrà una dimensione spirituale che invita alla conversione che dovrà essere coniugata con gli aspetti fondamentali del vivere sociale, per costruire “un’unità coerente” nella quale dobbiamo sentirci tutti pellegrini sulla terra nella quale il Signore ha posto ognuno di noi perché la si coltivi e custodisca “non trascuriamo, lungo il cammino, di contemplare la bellezza del creato e di prenderci cura della nostra casa comune” è la raccomandazione del Papa alla quale segue l’auspicio che l’Anno giubilare sia celebrato anche con un’altra intenzione che parta dalla consapevolezza che un numero “sempre crescente di persone, tra cui molti giovani e giovanissimi, riconosce che la cura per il creato è espressione essenziale della fede in Dio e dell’obbedienza alla sua volontà”.
Questo momento di grazia sarà una tappa significativa per la pastorale delle Chiese particolari che in questi anni sono chiamate a intensificare il loro impegno sinodale. “In tale prospettiva,- scrive il papa – il pellegrinaggio verso il Giubileo potrà rafforzare ed esprimere il comune cammino che la Chiesa è chiamata a compiere per essere sempre più e sempre meglio segno e strumento di unità nell’armonia delle diversità”. “Sarà importante aiutare a riscoprire le esigenze della chiamata universale alla partecipazione responsabile, nella valorizzazione dei carismi e dei ministeri che lo Spirito Santo non cessa mai di elargire per la costruzione dell’unica Chiesa”.
(foto: www.vaticannews.va)